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PORTIERI NOSTALGIA

PORTIERI NOSTALGIA | Lev Jašin: il Nostro Eroe

►di MASSIMILIANO LUCCHETTI


Il 20 marzo del 1990 quando il cuore di Lev Jašin smise di battere (io avevo appena un anno di vita) penso si sia anche spenta una piccola parte del cuore degli amanti del ruolo.

Difficile spiegare cosa abbia rappresentato Lev; forse, inconsciamente, lo immaginavamo lì, accanto al palo, come un nume tutelare pronto a proteggerci nei momenti difficili.

Quando Sepp Blatter decise che il portiere non avrebbe più potuto prendere la palla con le mani su un retropassaggio, provate ad immaginare come avrebbe reagito Jašin se fosse stato in ancora vita. Sono convinto che non l’avrebbe mai permesso.

Nel 1994, in occasione del futuristico Mondiale americano, venne finalmente deciso di assegnare il premio di Miglior Portiere del torneo (non so voi ma trovo indecente che decidessero solo dopo 15 – e sottolineo 15 – competizioni di istituire tale premio).

A chi intitolarono questo trofeo? Ovviamente a Lev, anche se scorrendo l’albo d’oro dell’All Star Team Mondiale il suo non compare mai. Nel 1958 arrivò secondo dietro a Harry Gregg (un numero uno anche nella vita visto che salvò dei passeggeri nel Disastro Aereo di Monaco).

Avrebbero potuto intitolarlo a Gordon Banks (d’altronde la parata su Pelè è o non è forse La Parata?) e invece no… hanno deciso che il nome inciso su quel trofeo avrebbero dovuto essere quello del numero uno sovietico.

Forse era destino anche che l’ultimo vincitore di questo premio sia stato il nostro Gianluigi Buffon, nel 2006, considerato che è quanto di più vicino possa esserci alla leggenda sovietica.

Non è finita qui, dal 2019 la rivista sportiva francese France Football assegna annualmente un riconoscimento al portiere che più si è distinto durante l’anno solare: pensate un po’… il Trofeo Jašin.

A questo punto, qualcuno potrebbe domandare: e quindi?

La mia risposta è semplice e altrettanto ovvia: quanti numeri uno strepitosi abbiamo visto o di quanti ancora abbiamo sentito narrare le gesta?  potrei stare qui a scrivere per ore, Dino Zoff, Ricardo Zamora, Peter Schmeichel, Gianpiero Combi, František Plánička…. Eppure a nessuno di loro è stato intitolato un premio.

Lev Jašin non è solo stato l’unico portiere a vincere il pallone d’oro, nel 1963, ma è stato anche l’unico interprete in grado di accomunare ogni giudizio sull’estremo più forte di sempre.

Eroe, non hai idea di cosa stia succedendo nel mondo e nel tuo paese in questo momento, ma sono convinto che se fossi in vita, noi tutti, magari illudendoci po’, con te a difenderci, avremmo un po’ meno paura.


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