20 Aprile 1986: La Roma regala lo Scudetto alla Juventus perdendo in casa col Lecce

20 Aprile 1986: la Roma ha edificato una rimonta stratosferica sulla Juventus, vincendo 3-0 lo scontro diretto e approfittando della sconfitta dei bianconeri contro la Fiorentina, così come del pareggio a Pisa.

Mancano due giornate alla fine e tutto lascia presagire che sarà, nella peggiore delle ipotesi giallorosse, uno spareggio ad assegnare il tricolore.

Invece, dopo appena 7 giorni dall’aggancio in vetta, la Juve passa 1-0 contro il Milan, mentre la Roma naufraga all’Olimpico contro il Lecce già da tempo retrocesso.

Graziani illude la Roma, con il pareggio di Di Chiara ed il penalty di Barbas che mandano l’1-2 negli spogliatoi. Nella ripresa Barbas trova la personale doppietta, con il 2-3 del bomber Pruzzo che serve solo ad alimentare i rimpianti dei giallorossi guidati da Eriksson.

Lo scudetto prende per l’ennesima volta la via di Torino, con il Trap che lascia la Mole regalando il tricolore prima dell’avventura milanese, sponda Inter.

Roma, Stadio Olimpico – domenica 20 aprile 1986
ROMA-LECCE 2-3
ROMA: Tancredi, Gerolin, Oddi, Boniek, Nela, Righetti, Graziani, Giannini (8’st Conti), Pruzzo, Ancelotti, Di Carlo (22’st Tovalieri).
Allenatore: Eriksson.
LECCE: Ciucci (26’pt Negretti), Vanoli, Colombo, Enzo, Di Chiara I, Miceli, Raise, Barbas, Pasculli, Nobile (20’st Paciocco), Di Chiara II.
Allenatore: Fascetti.
Arbitro: Lo Bello di Siracusa.
RETI: 7′ pt Graziani, 34′ pt Di Chiara II, 42′ pt (R) e 8′ st Barbas, 37′ st Pruzzo.
NOTE: Ammoniti: Graziani, Conti, Vanoli, Raise.