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I Giovani e la Serie A: Capello sconfessa Caressa sulla “Linea Verde” nel Calcio

“Basta con questa storia di pensare all’età del giocatore” – questo il parere di Don Fabio che regala anche un aneddoto…

Da Anni, il “Tema Giovani” tiene banco in Italia.

Tanti, Troppi gli imberbi calciatori che, a detta di stampa e media, non ricevono la giusta attenzione da parte degli addetti ai lavori.

Zaniolo rappresenta, o meglio rappresentava, una del poche eccezioni nel Mondo “Green” del calcio italiano; tantissimi i calciatori che si son persi per strada, oppure hanno visto col binocolo il rettangolo di gioco.

OPINIONI DIVERSE

“In Italia c’è spesso paura a lanciare i giovani, poi vedi il Bayern che in Champions fa giocare titolare un 2003” – tuona Fabio Caressa dal pulpito di SkyClub.

“Basta con questa storia di pensare all’età del giocatore – ribatte Fabio Capello – Quando sono arrivato a Madrid, c’erano Raul che aveva 20 anni e Guti che aveva 21 anni. Ho preso Roberto Carlos che ne aveva 23 e Seedorf che ne aveva 20. Con me giocavano. Se uno è bravo è bravo e basta, non conta l’età.”

ANEDDOTO

Capello regala anche un aneddoto sull’acquisto di Roberto Carlos nell’estate del 1996, sintomo evidente di come le qualità siano importanti, ma talvolta anche le “scelte dogmatiche scellerate” – Hodgson docet, in questo caso… – pesino eccome nelle decisioni societarie e di campo:

“Nel 1996 l’Inter ha ceduto Roberto Carlos al Real Madrid. L’acquisto del brasiliano da parte delle merengues si è poi rivelato uno dei migliori della storia del club. Fondamentale in questa operazione è stata la tempestività di Fabio Capello, il quale nella stagione 1996-1997 era diventato l’allenatore dei blancos. Ai microfoni di ‘Fox Sports’, ‘Don Fabio’ ha rivelato: “Appena arrivato al Real mi chiamò un procuratore per dirmi che l’Inter avrebbe venduto Roberto Carlos. Non ci credevo. Mi feci mandare un fax per avere l’ufficialità della vendita del difensore brasiliano. Chiamai subito il presidente per dirgli che il giorno dopo doveva precipitarsi per chiudere l’affare. Credo sia stato l’acquisto più veloce della storia”.