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28 Aprile | Auguri Cholo! Il Tuo Modo di Allenare ha un nome


Diego Pablo “Cholo” Simeone è nato il 28 Aprile 1970.

Calciatore di qualità e quantità, ha fatto della grinta, dell’indomita voglia di non mollare MAI il suo marchio di fabbrica.

Centrocampista di lotta e di governo, ovunque è andato ha lasciato rimpianti al momento della cessione.

I 102 gol siglati con le squadre di club (38 messi a segno con le casacche di Pisa, Inter | GUARDA VIDEO | e Lazio) e gli 11 realizzati con la casacca dell’Argentina regalano ancor più eco alle sue prestazioni in campo.

Lottatore nato, deve la ribalta anche a Romeo Anconetani, istrionico Presidente del Pisa che nel 1990 porta il 20enne Simeone all’Arena Garibaldi.

2 stagioni prima di andare in Spagna a vestire la casacca del Siviglia, squadra in cui militava un Maradona ormai sul viale del tramonto dopo l’esperienza partenopea (LEGGI ARTICOLO).

Dopo aver vinto 2 Copa America ed una Confederations Cup appena nata, nella stagione 95-96 conquista il Doblete con l’Atletico Madrid: Campionato e Coppa del RE che interrompe il dominio Real – Barcellona.

Nel 97-98 torna in Italia e con l’Inter conquista la Coppa UEFA 98 siglando reti decisive. Gioca poi nella Lazio, entrando nell’affare da 90 Miliardi che porta Vieri in nerazzurro, ed è una sua rete a Torino contro la Juventus a suonare la riscossa biancoceleste nella clamorosa rimonta dello scudetto 1999/2000 (LEGGI ARTICOLO)

E’ ancora lui a piazzare la rete del momentaneo 3-2 (4-2 il Finale) laziale nel drammatico 5 Maggio nerazzurro (LEGGI ARTICOLO).

Torna all’Atletico Madrid nel 2003 e chiude successivamente in Argentina, ma la testa è già rivolta alla carriera di allenatore.

CHOLISMO – In panca non perde la sua proverbiale grinta ed il suo modo di allenare fa nascere un neologismo atto ad esaltare le sue gesta: il Cholismo.

Un misto di Pragmatismo e Grinta che fa volare formazioni sulla carta inferiori nei duelli con compagini maggiormente blasonate. E, cosa ancor più incredibile, non si limita a scrivere favole sportive fini a sé stesse e limitate al breve volgere di una stagione; regala continuità alla sue creazioni e lo fa in qualunque posto ha seduto in panca.

Vince un Apertura con l’Estudiantes ed un Clausura con il River Plate, guida San Lorenzo e Racing verso obiettivi nobili, mettendo in mezzo anche 6 mesi in Italia nel Catania (condotto alla salvezza).

Il 23 Dicembre 2011 inizia una nuova avventura con l’Atletico Madrid e scrive una storia che, incredibile ma vero, è addirittura più importante di quella vissuta da calciatore.

Prende il posto di Gregorio Manzano e costruisce un ciclo di 6 anni dove rimpingua la bacheca dei Colchoneros con:

1 Coppa di Spagna
1 Liga
1 Supercoppa di Spagna
1 Supercoppa UEFA
1 Europa League

Senza dimenticare le 2 Finali di Champions perse all’ultima curva contro i Rivali acerrimi del Real Madrid.

Per dirla alla Chiambretti: “Comunque vada, sarà un successo”


 

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