06 Febbraio | Tanti Auguri Patrice Loko! Quanti rimpianti per quella Francia…

La Francia negli anni 90 è a caccia di giocatori capaci di raccogliere l’eredità di Michel Platini.

L’Europeo del 1992 dimostra come Papin, Ginola e Cantona non siano capaci di regalare lustro alla nazionale dei transalpini, con la clamorosa eliminazione dal Mondiale 1994 da parte della Bulgaria (carneade nelle qualificazioni, poi quarta nella rassegna Mondiale – LEGGI ARTICOLO SU LECHKOV) che confermò quanto espresso in Svezia due anni prima.

Si puntò così su una nidiata di nuovi campioni, dove spiccavano il talento del Bordeaux Zidane, il fantasista del PSG Djorkaeff e l’attaccante più importante del calcio transalpino: Patrice Loko.

Prima di Euro 96, Loko vinse nel 1994-95 il campionato con il Nantes, in Estate passò al PSG e nella stagione 95-96 conquistò la Coppa delle Coppe (unico trofeo continentale sinora conquistato dal club di Parigi) battendo in finale il Rapid Vienna di Karsten Jancker (1-0 gol di N’Gotty).

L’Anno seguente sfiorò il bis in Europa, ma la corsa si fermò in finale contro il Barcellona di Ronaldo e soci.

Nel mezzo ci fu però l’Europeo che avrebbe dovuto consacrare il suo talento: realizzò solo un gol nel 3-1 che eliminò la Bulgaria (ancora loro) nella fase a gironi, mentre fece scena muta sotto porta con Olanda e Repubblica Ceca. I rigori sorrisero ai transalpini nei quarti, mentre in semifinale fu l’errore di Pedros a spedire a casa i 22 di Jaquet.

Nelle stagioni seguenti non riuscì mai ad attestarsi sui livelli espressi a Nantes e la mancata convocazione nei 22 di Francia 1998 (da considerare che i francesi vinsero un Mondiale con Guivarc’h di punta…) conferma la sua parabola discendente.