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01 Giugno | Auguri Balbo! 4 maglie in Italia, un solo obiettivo: il Gol


Abel Eduardo Balbo è nato ad Empalme Villa Constitución, 1º giugno 1966.

Tipico centravanti con il gol nel sangue, Balbo si fa un nome in Argentina con le maglie di Newell’s Old Boys (vincendo un titola nazionale) e River Plate.

A 23 anni e con la medaglia di Bronzo al collo conquistata nella Copa Amrica 1989 in Brasile, il forte attaccante argentino approda in Italia per vestire la maglia dell’Udinese.

All’esordio, in quello che era definito il Campionato più bello (e più duro) del Mondo, Balbo timbra il cartellino ben 11 volte, mettendo in mostra velocità e gran colpo di testa. Le sue reti non servono a salvare l’Udinese, ma Balbo resta in Friuli e in Estate, prima della preparazione che conduce al campionato di Serie B, fa parte della spedizione albiceleste al Mondiale di Italia 90 (secondo posto alle spalle della Germania Ovest)

Nell’annata 1990-91 manda 22 palloni alle spalle dei portieri avversari, ma i bianconeri restano in B anche l’anno successivo. Nel 91-92 le reti sono 11 e stavolta il ritorno nella massima serie diventa realtà.

Balbo riassapora il massimo palcoscenico italiano e va a segno per 21 volte: gol determinanti per raggiungere lo spareggio salvezza che i friulani si aggiudicano battendo 3-1 il malcapitato Brescia di Hagi, Sabau e Raducioiu.

I tempi per iniziare una nuova avventura sono ormai maturi e Balbo finisce in giallorosso, con Carletto Mazzone che gli affida le chiavi dell’attacco. Con la Roma giocherà 5 anni, collezionando 78 reti in campionato. Il bottino di vittorie è però avaro e nel 1998-99 accetta la corte del Parma di Malesani, rinunciando alla ferma titolarità nell’undici iniziale. Da Vice-Crespo, realizza 4 gol in Serie A e mette in bacheca una Coppa Italia e la Coppa UEFA vinta a Mosca contro il Marsiglia.

Saluta l’Emilia e con il medesimo ruolo si sposta a Firenze, dove sarà la prima alternativa ad un altro argentino: Gabriel Omar Batistuta. Una “mansione” che si ripeterà l’anno dopo, quando tornerà a Roma e conquisterà il tricolore da comprimario proprio alle spalle del Re Leone nato ad Avellaneda.

Un altro anno lungo le rive del Tevere, prima di chiudere una carriera di assoluto livello nel 2003, con la casacca del Boca Juniors.

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