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Record per Bojan! Popescu il Primo, ma il Vero Primatista è Raducioiu


In questi giorni si celebra Bojan Krkic, canterano del Barcellona che tanto prometteva e decisamente poco ha mantenuto. Con la sua rete realizzata nella tana del Bayern Monaco (2-2 contro il Mainz 05, tanto per la cronaca…) lo spagnolo è il primo iberico a realizzare almeno una marcatura in quelli che convenzionalmente sono considerati i 4 Maggiori Campionati Europei: Italia, Spagna, Inghilterra, Germania. Bojan ha timbrato il cartellino con la Roma, con il Barcellona e con lo Stoke City prima di firmare la prima rete con la casacca del Mainz 05.

Un riconoscimento platonico e meramente statistico in una carriera che, lo ribadiamo, doveva essere sfavillante e che invece ha sbarcato il lunario solo grazie al folgorante inizio.

Il primo a scrivere il proprio nome in questa stretta cerchia di calciatori internazionali è stato Gheorghe Popescu: difensore centrale rumeno che, dopo aver vinto la Coppa Campioni con la Steaua Bucarest e con la Stella Rossa di Belgrado (o Crvena Zvezda per i puristi del gioco del calcio), ha iniziato il suo peregrinare in giro per l’Europa. Un Girovagare proficuo e redditizio che gli ha permesso di lasciare il segno in ogni Torneo:

Barcellona, Tottenham, Lecce e Hannover sono le compagini che hanno beneficiato dei servigi (e delle reti) di uno dei difensori più valenti degli anni 90.

Il secondo in ordine di tempo ad incidere il proprio nome in questo Albo di eletti è ancora un rumeno e risponde al nome di Florin Raducioiu. Fin troppo bistrattato in Italia, con la Gialappa’s Band che l’ha etichettato a vita nella trasmissione Mai Dire Gol con la Rubrica “Questo lo segnavo anch’io”, l’attaccante rumeno invece i suoi gol li ha sempre fatti anche se, vista la mole di gioco profusa, probabilmente avrebbe potuto farne molti di più. In Italia ha segnato in tutte le squadra dove ha giocato: Bari, Verona, Brescia e Milan. In Spagna ha timbrato il cartellino con l’Espanyol, piazzando successivamente 3 centri in 9 presenze col West Ham in Premier League, prima di gonfiare anche le reti tedesche con lo Stoccarda (4 gol in 19 gettoni). Raducioiu è l’unico ad aver segnato nei 5 maggiori campionati Europei, visti i 2 centri in 12 presenze con il Monaco nella stagione 2001-2002.

John Dahl Tomasson ha iniziato il suo personale score nel calcio europeo che conta nella stagione 1997-98: 23 presenze e 3 gol nella fallimentare esperienza al Newcastle. Tornato in Olanda, con la casacca del Feyenoord ha vinto una Coppa UEFA da protagonista assieme a Van Hooijdonk (LEGGI ARTICOLO) e conquistato l’attenzione del Milan. In rossonero ha fatto incetta di trofei, piazzando zampate vincenti da “riserva di lusso”. Salutato il Milan nel 2005, ha lasciato il segno in Germania (8 gol con lo Stoccarda in due stagioni) e successivamente in Spagna (7 centri in 36 presenze).

Il nome che non ti aspetti è quello di Pierre Wome: terzino sinistro camerunese che ha iniziato la sua carriera nella Serie B italiana con la maglia della Lucchese (2 gol in B) prima di approdare nella massima serie con il Bologna (3 centri in 3 stagioni). Vola in Inghilterra nel 2002/2003 e realizza l’unica rete britannica alla giornata n.22 siglando il 2-0 (3-0 il finale) del Fulham sul WBA. Un anno solo nel Regno della Regina Elisabetta prima di approdare nella Liga, dove nell’unica annata con la casacca dell’Espanyol segna alla prima giornata il momentaneo vantaggio dei catalani contro la Real Sociedad (1-1 il finale). Torna in Italia e nel Brescia diventa uomo mercato (3 gol nel campionato 2004/2005): l’Inter ne acquista il cartellino, ma l’avventura milanese non regala né fortune, né gol. Decide quindi di fare nuovamente le valigie e nel Werder Brema impacchetta il suo personale record grazie alla marcatura messa a segno contro il Bayern Monaco: piazza il 2-0 in una sfida che vedrà i Verdi di Brema imporsi per 3-1 (2006/2007).

Il Nigeriano Obafemi Martins esplode nell’Inter nel 2002: il giovanissimo e velocissimo attaccante africano lascia il segno nella stagione 2002-2003, andando anche a segno nella semifinali di ritorno di Champions’ League contro il Milan (passeranno comunque in rossoneri con un un doppio pareggio 0-0 / 1-1 ed alzeranno la Coppa a Manchester contro la Juventus – LEGGI ARTICOLO). Tuttavia l’effetto sorpresa dura solo qualche mese e nel breve volgere di un paio di stagioni l’Inter lo cede al Newcastle, prima tappa di una carriera da giramondo. Martins timbra il cartellino, ma non incide come era lecito attendersi dopo il folgorante avvio di carriera. Wolfsburg e Levante rappresentano il “Porto” Tedesco e Spagnolo dove il nigeriano ha mandato il pallone in fondo al sacco.

Prima di Bojan, l’ultimo in ordine di tempo a scrivere il proprio nome in questo “Albo di Eletti” è stato Kevin Prince Boateng. Messosi in luce (con gol) all’Herta Berlino, continua a segnare anche in Inghilterra con la maglia del Tottenham. L’apice della carriera lo raggiunge in Italia, diventando l’idolo dei tifosi del Milan con giocate importanti e gol d’autore. Terminata l’avventura rossonera, segna ancora in Geramania ed Inghilterra con le casacche di Schalke 04 e Portsmouth. Firma il “suo record” andando a segnare nel campionato spagnolo con la maglietta del Las Palmas.


 

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