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NowNews | Matthaus parla dell’Inter degli anni 90 e del Campionato italiano di Oggi

Le celebrazioni per i 110 anni di storia dell’Inter hanno regalato la possibilità di tornare a dar voce a personaggi che hanno scritto pagine importanti nel “Libro Nerazzurro”, ma nel calcio italiano, europeo e Mondiale.

A poche ore dal match tra Inter e Napoli, Matthaus così risponde ai microfoni dei giornalisti, con la Gazzetta dello Sport che riporta le dichiarazioni del Pallone d’Oro 1990.

Lei ha vinto di tutto, compreso un Mondiale. Ma quella punizione contro il Napoli (scudetto 1989) è tra i ricordi più belli della sua carriera?

“Non solo quello, tutti e quattro gli anni interisti sono stati speciali. Avevamo una buona squadra, anche se non la migliore. Il Milan aveva un gioco più piacevole per la filosofia di Sacchi, molto diversa da quella di Trapattoni. Venendo dal Bayern, da fuori preferivo come giocavano i rossoneri. Ma poi non abbiamo fatto il catenaccio che sembrava il marchio del Trap. Giocavamo in attacco, Serena è stato capocannoniere, avevamo la difesa meno battuta”.

Cosa crede di aver portato in quella Inter?

“La mentalità vincente. Lo stesso Bergomi, che pure aveva già vinto un Mondiale, ha spiegato che prima del mio arrivo l’Inter giocava per vincere in casa e per non perdere fuori. Avevano paura di giocare a Udine, a Pescara, a Lecce… Ho detto “non scherziamo, siamo forti e andiamo lì a imporre il nostro gioco”. E non vincevamo per 1-0, ricordo un 6-0 a Bologna, un 3-0 a Pisa…”.

Chi vince lo scudetto?

“La Juve ha l’abitudine alla vittoria che manca al Napoli”

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