nOW NEWS | Fine Caso Nainggolan: solita burletta… Ma che differenza col Capodanno di Cerezo…

Nainggolan ed il suo Capodanno hanno fatto il giro del Mondo, con la disdicevole condotta del centrocampista giallorosso che sembrano essere lo specchio del prototipo del calciatore odierno: viziato, noncurante delle conseguenze, talmente tracotante nel suo benessere da non prestare nessun ascolto alle potenziali “difficoltà” mediatiche che certamente sarebbero seguite.

Una giornata di squalifica, probabilmente anche una multa, entrambe inflitte dalla Società, dallo Spogliatoio, ma tutto sommato un semplice “buffetto” per un fatto considerato una semplice bravata.

“Radja è stato il primo a scusarsi e a mettersi accanto ai nostri dirigenti in tribuna contro l’Atalanta, non c’è nessun caso e sarà titolare contro l’Inter. Abbiamo fatto una scelta etica, ora andiamo avanti” – queste le parole di Di Francesco atte a chiudere il “Caso – Nainggolan”.

Si volta pagina, ma la figuraccia resta… Molti, se non tutti, non si sono certo sorpresi e magari hanno rivalutato e riconsiderato le scelte del CT belga Martinez, fedele (almeno sinora) alla sua decisione di non convocare il Ninja Giallorosso in nazionale.

ANNI 80 – Altri tempi, altro calcio quello degli anni 80, con i riferimenti calcistici in ambito cinematografico che regalano ancora adesso un sorriso e profonda nostalgia (meglio non parlare dei Cammeo da parte degli attuali calciatori nelle pellicole cinematografiche)

Memorabile il passaggio del primo Cinepanettone, quando il primogenito di Casa Covelli (Marco Urbinati) è attanagliato da un dubbio che non riesce a non esternare alla sua compagna:

“Ma secondo te dove lo passa il Capodanno Toninho Cerezo? Secondo me dorme perché è un professionista…”

Che tempi…