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Count-Down DERBY | Non solo Inter e Milan: ecco le 8 squadre che ambivano al Derby


articolo di Roberto Corbo


Baùscia contro Casciavìt. Borghesia industriale contro classe operaia.

E’ la celebre contrapposizione sociale, espressione delle due anime del calcio milanese dell’immediato dopoguerra fino ai tormentati anni ’70.

Poi è arrivata la Milano da bere e la storica rivalità tra le due tifoserie si è gradualmente svuotata di contenuti politici. In questi anni il senso di appartenenza alla propria identità calcistica resta, anzi si rafforza, ma subisce una mutazione genetica. Nascono gli Ultras e con essi cresce il nesso malato tra tifo e fazione sportiva, spesso violenta. La domenica a S.Siro perde definitivamente tutto il suo sapore vintage e forse anche tutto il suo candore.

Sul derby de la Madunina è stato detto tanto; viceversa molto meno è stato scritto sul calcio milanese prima della Guerra. L’interessante antologia di Stefano Pozzoni, I Derby dimenticati. Storia e cronaca di 42 derby dal 1900 al 1922, dipinge un affresco interessante, pieno di curiosità sulla stracittadina italiana più stracittadina delle altre.

Leggendo le pagine di questo libro si scopre, non senza stupore, ad una certa analogia con la Londra del Football dove i derby erano – e sono tuttora – frequenti durante la stagione calcistica.

Se è vero che la prima sfida ufficiale tra Milan e Inter risale al 1909, è altrettanto certo che la Milano di inizio secolo è stata teatro di almeno una quarantina di derby.

Ovviamente si parla di un calcio ante litteram, di squadre composte totalmente da giocatori dlettanti, vestiti con divise improbabili: maglie pesanti come cappotti, pantaloni fino al ginocchio e cappellino di lana in testa a ripararsi dal freddo.

Oltre al Milan, che nasce nel 1899 e l’Inter, la cui fondazione risale al 1908, le cronache sportive parlano di una selva di squadre che cercano di contendere la leadership cittadina a quelle che nel tempo diventeranno le franchigie più blasonate.

Il primo derby: Milan VS Inter 2-1 (1908)


8 SQUADRE A CACCIA DEL DERBY – Una delle squadre più accreditate è l’Unione Sportiva Milanese. I colori sociali sono il bianco e nero, ma ciò che rende stravagante la livrea è l’accoppiamento a scacchi di questi colori.

Le fonti citate nell’antologia di Pozzoni accreditano la partita tra l’USM ed il Milan come il primo derby giocato all’ombra della Madonnina. Era il 14 aprile del 1901. Vinsero i rossoneri per 2-0.

Strano destino quello dell’US Milanese che conobbe il tramonto durante il ventennio fascista a causa di una fusione forzata con l’Internazionale Futbool Club, che non ha niente a che vedere con l’attuale club nerazzurro. Il motivo ufficiale era la necessità di far posto alla Fiumana nel campionato di massima divisione. In realtà pare che si trattasse delle fregole di alcuni dirigenti federali fin troppo deferenti alle ossessioni dei gerarchi fascisti che vedevano nel nome di questa squadra, l’Internazionale appunto, un’evidente allusione a suggestioni comuniste. Niente di strano: in tempi di normalizzazione fascista certi paturnie erano la prassi.

Tra i club che aspiravano a contendere la leadership cittadina c’era l’Ausonia i cui giocatori indossavano una maglia a quarti rossonera. La necessità di competere a livelli accettabili indusse tuttavia i dirigenti ad unirsi ai bianco-viola del Pro Gorla, un’altra squadra di un noto quartiere dell’hinterland milanese dove oggi ferma il metrò.

Nel panorama calcistico meneghino c’era anche una Juventus Italia. Anche in questo caso è solo questione di omonimia con il più celebre club bianconero. Gli “juventini” di Milano sfoggiavano una divisa che richiamava il tricolore.

La storia dei biancorossi del Racing Libertas è breve e travagliata. Il club nasce nel 1911 ma è costretto ad interrompere la sua attività all’inizio della Grande Guerra. Alla fine delle ostilità c’è chi decide di rimettere in piedi la macchina organizzativa, ma è un fuoco di paglia. Dopo qualche anno il Racing è costretto a sciogliersi definitivamente.

Una storia analoga è quella dell’Associazione Milanese del Calcio. Nata dalla fusione di due squadre, nella sua breve vita l’AMC può vantare 4 derby contro il Milan. Ovunque andassero a giocare i suoi calciatori subivano gli sfottò delle tifoserie avversaria. Li chiamavano i veggioni, i vecchi, per via delle loro maglie color avana che tanto somigliavano ai  pigiami degli ospiti del Pio Albergo Trivulzio, la storica residenza milanese per anziani, dalla quale agli inizi degli anni ’90 partì lo tsunami dell’inchiesta Mani Pulite.

E poi la Nazionale Lombardia Footbal Club, con maglia a strice verticali rosse verdi e l’Enotria Goliardo, con la divisa rossoblu.

Insomma la Milano del calcio non è mai stata solo Inter contro Milan.

Oggi di quel calcio pionieristico restano soltanto alcune testimonianze fotografiche seppiate e documenti più o meno ufficiali. I 16 campi di calcio, sui quali si incrociavano le varie compagini meneghine sono stati oramai fagocitati dallo sviluppo urbanistico della città e del suo hinterland.

Oggi l’unica cattedrale del calcio milanese resta e, con ogni probabilità, resterà per molto tempo S.Siro.


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