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03 LUGLIO 1994 | Dumitrescu: 2 gol all’Argentina poi più nulla…
ILIE DUMITRESCU è stato una delle meteore del calcio europeo.
Cresciuto nella Steaua Bucarest fianco a fianco con Lacatus ed il Maradona dei Carpazi, Georghe Hagi, Dumitrescu in Romania ha timbrato il cartellino con estrema regolarità.
Con la “Juventus di Romania” ha anche centrato una clamorosa finale di Coppa dei Campioni nel 1989, ma quel Milan di Sacchi, a Barcellona, era troppo forte per sperare in una vittoria (4-0 il finale per i rossoneri). Nel 1986 conquista tuttavia
E’ nella lista dei 22 per i Mondiali Italiani, ma è nel 1994 che conquista la ribalta internazionale.
Ad USA 94 la Romania centra il passaggio del turno e agli ottavi viene abbinato all’Argentina orfana di Maradona (El Pibe de Oro fermato dopo due giornate per il Caso Efedrina, con l’Argentina irriconoscibile nell’ultimo turno con la Bulgaria dopo aver vinto le prime sfide con Grecia e la sorprendente Nigeria).
Nell’atteso ottavo di finale, le attese sono tutte per Hagi e per Ortega, fantasista designato per sostituire il Dio del calcio nato in Argentina.
Dal cilindro viene fuori invece un protagonista inatteso, con Dumitrescu che prima disegna una punizione magica dal lato corto dell’area di rigore; poi si dimostra freddissimo e capitalizza un assist al bacio di Hagi. Una doppietta strepitosa che estromette l’Argentina vice-campione del Mondo dalla rassegna internazionale (3-2 il finale).
La Romania verrà eliminata ai quarti da una Svezia in annata di grazia, ma Dumitrescu beneficerà dell’onda lunga di quella doppietta ed in estate vola a Londra a raccogliere le sterline del Tottenham.
A White Hart Line però Dumitrescu non brilla ed esulta solo 4 volte nei pochi gettoni di presenza (18) collezionati nella stagione 1994-95.
Nel 1995 cambia di nuovo e passa al Siviglia, ma gli spagnoli non sono nemmeno lontani parenti del blasonato club che nelle ultime annata è entrato in pianta stabile nell’elite del calcio iberico ed europeo. Anche qui stenta, con una sola rete in 13 partite.
Il Tottenham prova a rilanciarlo in terra d’Albione, tuttavia l’esperienza al West Ham è la peggiore degli ultimi anni, con nessuna rete in 10 presenze.
La carriera sembra essere al capolinea e vola in Messico a raccogliere l’ultimo contratto della sua carriera: ma anche in CentroAmerica è un fiasco con 4 gol in due campionati.
Chiude lì dove aveva iniziato, alla Steaua Bucarest. Nel suo palmares ci sono 6 Titoli Nazionali rumeni.
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