AMARCORD
15 Maggio | Auguri Raì, simbolo PSG anni 90
Fratello d’arte, a differenza di Socrates non fallì né in Europa, né in nazionale.
Il “Dottore” mancò l’alloro mondiale a Spagna 1982 e decisamente fece poco bene a Firenze alla corte dei Pontello.
Rai era invece sinonimo di concretezza: fisico imponente (189 cm di altezza), dominava il centrocampo con quantità e qualità.
Dopo gli esordi con Botafogo e Ponta Preta, Rai vesti la casacca del San Paolo di Telè Santana.
Con i biancorossoneri ha conquistato due Coppe Libertadores (1992 – 1993) ed una Coppa Intercontinentale, dove la sua doppietta rispose all’iniziale sigillo di Stoichkov (LEGGI ARTICOLO) nel definitivo 1-2 sul Barcellona.
Si trasferì al PSG nell’estate del 1993, nella stagione che conduceva al Mondiale Americano di USA 94 e si presentò con un campionato da protagonista che condusse alla vittoria del Titolo Transalpino (alloro che mancava dal 1986).
Con la casacca verdeoro fu titolare nel Mondiale USA 94 e si laureò Campione del Mondo realizzando anche una rete nella prima gara della fase a gironi contro la Russia (suo il definitivo 2-0 su calcio di rigore).
Tornato in Francia, con il PSG mise in bacheca due Coppe di Francia ed una Coppa delle Coppe (1996) vinta contro il Rapid Vienna (1-0, gol di N’Gotty).
Mancò il secondo titolo continentale in due frangenti:
- Supercoppa Europea 1996 persa malamente nel doppio confronto con la Juventus (1-6 a Parigi; 3-1 nel Ritorno che si disputò a Palermo);
- Coppa delle Coppe 1997: sconfitta in finale contro il Barcellona (1-0, Ronaldo su rigore).
Chiuse la sua ottima carriera ritornando in Brasile e vestendo nuovamente la maglia del San Paolo.