PARTITE EPICHE
25 Marzo 1928 | Giuseppe Sabelli Fioretti fa entrare il Calcio nelle case degli Italiani
Fantasia, superamento di un limite, avanguardia, rivoluzione. Ecco cos’è stata la radio, la prima a portare il pallone nelle case degli italiani. A farlo diventare un romanzo popolare ogni volta con nuovi protagonisti. Una voce narrante, l’emozione collettiva per gol mai visti. Epica tramandata oralmente, come i racconti omerici.
Il primo cantore è stato Giuseppe Sabelli Fioretti, cronista della Gazzetta dello Sport. Una sedia e un microfono in cima alla tribuna dello Stadio del Partito Fascista, come si chiamava il Flaminio di Roma nel 1928. Era il 25 marzo, si giocava l’amichevole Italia-Ungheria.
Finì 4-3 per gli azzurri, prima vittoria della storia contro i magiari. Una gioia vissuta dai 32mila spettatori presenti e dalle decine di migliaia collegati da casa. La prima radiocronaca di una partita di calcio, il racconto di un giornalista di 21 anni che fino a quel momento si era occupato di sci, atletica, ciclismo e mai di pallone.