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ESULTANZE | Chi ha lanciato la moda del “togliersi la maglietta” dopo un gol?

Oggi, esultare dopo un gol, per alcuni calciatori non è solo frutto di un azione involontaria ma è anche un qualcosa di provato e riprovato durante gli allenamenti. Sicuramente nella nostra mente vengono rievocati festeggiamenti di ogni tipo: ci ricordiamo per esempio quello di Del Piero e Vieri durante Francia ’98 oppure di Chinaglia che dopo un gol segnato nel derby si proietta direttamente sotto la Curva Sud. Poi, ci sono quelle esultanza classiche che vanno ad identificare un calciatore: la mano che gira attorno all’orecchio di Toni, la lingua Del Piero oppure le dita agli occhi di Pazzini.

Però, tra le più classiche esultanze c’è anche quello di togliersi la maglietta anche se oggi viene sempre più a mancare perché è sanzionabile con il cartellino giallo. Ma chi è stato il primo a lanciare questa moda?

Siamo nella stagione 1985\86, all’Olimpico si stava di disputando un accesissimo Roma – Juventus. Roberto Pruzzo, dopo aver siglato la rete del 2 a 0, ha quella strana idea di togliersi la maglietta. Un gesto che venne poi spiegato come un qualcosa di simbolico, l’attaccante affermò che la voleva consegnare ai tifosi visto che rappresenta la passione e l’amore di tutti i tifosi.

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