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AMARCORD

12 Febbraio | Auguri Luciano Bodini! 12esimo per Eccellenza


Luciano Bodini vince per distacco, nell’immaginario collettivo, l’ipotetica investitura di “Dodicesimo per eccellenza”;

Messosi in luce nelle giovanili dell’Atalanta, va a farsi le ossa a Cremona, prima di tornare (e ben figurare) nella difesa della porta degli Orobici.

Arriva la chiamata della Juve nel 1979 ed in bianconero resta 10 anni, collezionando 26 gettoni di presenza, facendo la riserva dapprima a Zoff e poi a Tacconi.

Saluta e va a Verona (12esimo di un emergente Tyson Peruzzi), prima di chiudere la sua carriera da professionista nella stagione 1990-91 con l’Inter (nessuna presenza all’attivo).

Questo uno stralcio di un’intervista (rilasciata nel 2015) che sintetizza nel migliore dei modi la sua esperienza in bianconero (fonte: TMW – Leggi Intervista Completa: CLICCA)

E nel 1979 arriva la chiamata della Juventus…

“Bortolotti mi disse che io, insieme ad altri, tra cui Tardelli, saremmo andati alla Juventus. Sapevo che sarei stato il 12esimo, ma anche che Zoff non era più giovanissimo…”.

Eppure Zoff non ti ha lasciato tanto spazio per metterti in mostra…

“(Ride) Mi ha fregato. Doveva ritirarsi ed invece è andato avanti fino a 40 anni…”.

Esce di scena Zoff ma entra Tacconi…

“Inizialmente non si sapeva chi sarebbe stato il titolare tra noi due. Il Trap mi parò molto in quel periodo, dicendomi che avrebbe capito se avessi lasciato la Juventus ma, onestamente, come facevo ad andarmene dalla Juventus? Così sono rimasto”.

E ti sei tolto anche delle belle soddisfazioni, no?

“Assolutamente… Mi ricordo con grande piacere la Supercoppa Europea contro il Liverpool. Fu bellissimo, giocai con la maschera perché avevo il naso rotto, ma fu bellissimo davvero. Bello anche il ricordo della semifinale di Coppa Campioni contro il Bordeaux… Gara tirata, ricordo un gol salvato su conclusione di Tigana…”.

Si racconta che avresti dovuto giocare anche la finale dell’Heysel…

“Tacconi veniva da un periodo non esaltante, il Trap mi disse che l’avrebbe provato e poi avrebbe deciso. Alla fine giocò lui. Non era in forma ma era Tacconi…”.


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