Inter: più perdi, più vieni premiata… E pensare che Gaucci…

La debacle (l’ennesima) dell’Inter all’Artemio Franchi di Firenze non sembra aver turbato la dirigenza nerazzurra, né tanto meno i calciatori.

Icardi ammette candidamente che “Il primo a pagare è sempre l’allenatore” ed i vertici cinesi della Nuova Inter confermano i due giorni di riposo alla truppa nerazzurra che si rivedrà Martedì 25 per preparare la sfida contro il Napoli.

Agli occhi dei tifosi appare una sorta di “Premio” a coloro che, oggettivamente, non stanno regalando lustro ai colori nerazzurri.

COME CAMBIANO I TEMPI – E pensare che negli anni 80/90 il Ritiro costituiva il rito punitivo per eccellenza, il deterrente maggiore per prevenire figuracce, lo strumento spesse volte abusato da parte dei Presidenti per rispondere alle potenziali contestazioni della Piazza.

Luciano Gaucci, vulcanico presidente del Perugia dei Miracoli 2.0 (prima di lui solo i Grifoni Secondi in classifica con Paolo Rossi e Salvatore Bagni negli anni 70), era famoso per i suoi ritiri punitivi.

Il più eclatante, quello paventato in occasione dell’ultima giornata del campionato 1999-2000, quando un Perugia già ampiamente salvo era chiamato ad affrontare la Juventus a caccia di punti per confermare il primato e, dunque, cucirsi sul cuore il tricolore.

I Perugini, guidati da Mazzone, avevano ancora un obiettivo: centrare la qualificazione per il torneo Intertoto (manifestazione che regalava 3 posti UEFA a squadre che avevano centrato il piazzamento nel proprio campionato a ridosso della qualificazione UEFA). Il traguardo salvezza era stato già ampiamente tagliato, ma Gaucci minacciò un ritiro di un mese in caso di mancata vittoria contro la Juventus.

Il gol di Calori, il 14 Maggio 2000, consegnò il tricolore alla Lazio, con la Juventus che fu sorpassata dopo quella sconfitta per 1-0 al “R.Curi”.

Per la cronaca, il Perugia partecipò all’Intertoto 2000, venendo eliminato al secondo turno dallo Standard Liegi.