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AMARCORD

15 Marzo | Tanti Auguri! Scopri i 5 profili di Ex Calciatori Nati Oggi…


JOACHIM BJORKLUND

Il Centrale difensivo Svedese, dopo gli esordi con Oster e Brann, viene ingaggiato nel 1993 dalla “Juventus di Svezia”: Il Goteborg. Nel 1994 è titolare nella Svezia capace di conquistare la medaglia di Bronzo ad USA 94 e nell’estate del 1995 viene acquistato dal Vicenza di Guidolin, neo-promosso in Serie A. In Veneto gioca una sola stagione, ma salta solo una partita e diviene un idolo della tifoseria biancorossa che raggiunge una clamorosa salvezza. I Veneti monetizzano il suo trasferimento ai Rangers Glasgow e dopo due anni in Scozia passa al Valencia di Ranieri prima e di Cuper poi. In Spagna vince una Coppa del Re ed una Supercoppa, accarezzando due volte la Champions’ (due finali consecutive perse). Torna in Italia nel 2001, ma l’esperienza al Venezia non è delle migliori. A 30 anni debutta in Premier League e per due stagioni veste la maglia del Sunderland, prima di chiudere al Wolverhampton.


ANDREAS ANDERSSON

Autentica meteora rossonera, approda a San Siro via Goteborg nell’annus horribilis 1997-98 (Ritorno di Capello dopo l’esperienza vincente a Madrid), stagione in cui il Milan punta forte su Kluivert. In rossonero realizza un gol (successo per 1-0 contro l’Empoli) in 13 presenze, prima di andare al Newcastle in un momento dove la Premier League era davvero il paradiso di tutti i “bidoni” veri o potenziali… Torna in Svezia dopo una stagione e chiude con l’AIK Solna


LUIS VIDIGAL

Centrocampista portoghese che conquista le luci della ribalta nell’Europeo 2000, dove assieme a Costinha fa legna in un centrocampo talentuoso dove spiccano Figo e Rui Costa. La corsa dei lusitani si ferma in semifinale, ma Vidigal viene ingaggiato dal Napoli. L’esperienza partenopea è sfortunata in principio, con la rottura del legamento crociato che gli consente di collezionare solo 5 gettoni di presenza. Il Napoli retrocede, ma lui resta anche in B e lo fa per tre stagioni, prima di trasferirsi al Livorno (1 campionato in Toscana, 1 ad Udine, prima di altre due annata con gli amaranto del Patron Spinelli).


GIANLUCA FESTA

Difensore roccioso, a Cagliari conquista le luci della ribalta contribuendo alla clamorosa qualificazione UEFA centrata con Carletto Mazzone in panchina. Nell’estate 1993 si trasferisce all’Inter per la cifra record di 9 miliardi di lire, ma in nerazzurro gioca sino a Novembre, perché all’Inter non credono molto nel suo potenziale e perché a Roma c’è il suo mentore Mazzone che vuole sistemare la linea difensiva. Stagione positiva in giallorosso e ritorno all’Inter, dove resta sino al 1997, estate in cui parte per l’Inghilterra, destinazione Middlesbrough: 5 anni con il Boro e trasferta oltremanica conclusa con il Portsmouth. Torna a Cagliari nel 2003, prima di concludere la sua “vita calcistica” nelle serie inferiori dei campionati sardi.


DAVIDE PINATO

Portiere che colleziona 55 presenze nel Monza, ma nell’annata 1987-88 si regala un piccolo record, subendo appena una rete in 14 partite.

Il Milan cerca un portiere che sia una valida alternativa a Giovanni Galli e sceglie proprio l’estremo difensore monzese (1988-89), che tuttavia “balla” una sola stagione in rossonero prima di un ritorno proprio al Monza.

Nel 1990 passa ai nerazzurri dell’Atalanta, che l’anno seguente lo parcheggiano a Piacenza (28 presenze; 27 reti subite). Torna con gli orobici nel 1992 e vi resta, da fido dodicesimo, fino al 2002. Chiude alla Sampdoria come riserva di Antonioli, terzo portiere nel Milan 1988-89


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