14 Dicembre | Auguri Pellegrini! Il Presidente dei Record sempre Troppo contestato…

Ernesto Pellegrini è stato un Presidente mai troppo amato dai Tifosi nerazzurri.

I palati fini della tifoseria dell’Inter hanno vissuto il periodo aureo della Juventus del Trap, goduto una striscia di Successi (Uno Scudetto, Una Supercoppa Italiana ed una Coppa UEFA) con il Tecnico di Cusano Milanino strappato alla Vecchia Signora, per poi ripiombare nel dominio rossonero diviso tra Sacchi e Capello.

In tutto questo, non va trascurato il Napoli di Maradona e men che meno la Sampdoria di Boskov e Mantovani.

L’Inter di Pellegrini, oltre ai già citati trofei, ha messo in bacheca anche un’altra Coppa UEFA, al culmine di una stagione travagliata (salvezza raggiunta alla penultima giornata), tuttavia nobilitata da un successo continentale di tutto rispetto (GIOCA CON IL TRIVIA DELLA COPPA UEFA 93-94)

TANTI ACQUISTI – Il Presidente Pellegrini, il quale ha costruito la sua fortuna nel ramo dell’allora nascente Ristorazione industriale, ha dunque pagato dazio alla forte concorrenza sotto il profilo tecnico ed economico.

Leggenda narra che Agnelli così commentò la nomina di Pellegrini come Primo Dirigente Nerazzurro:

“Il nostro cuoco è diventato presidente dell’Inter”

Il boom del calcio italiano negli anni 80-90 ha inficiato la figura del Presidente nerazzurro, decisamente poco propenso al risparmio durante la sua gestione iniziata nel lontano Gennaio 1984 e terminata nel Marzo 1995.

11 anni in cui sono stati “Tirati fuori tanti soldi” – come da sua affermazione nel periodo caldo della trattativa con Moratti.

In effetti è difficile dargli torto, se si considera che in nerazzurro sono arrivati fior di giocatori come Passarella, Rummenigge, Matthaus, Brehme, Berti, Bergkamp, Jonk, Ruben Sosa… il tutto senza contare anche coloro che non hanno brillato come Pancev, Scifo, Tardelli, Causio e Brady, ma che giunsero in riva al Naviglio con Curriculum e portafoglio degni di nota.

Un profilo che rifletteva pienamente lo specchio degli anni 80-90, quando il calcio italiano rappresentava il Top ed erano tempi in cui arrivare secondi equivaleva ad una sconfitta.

Adesso invece basta un piazzamento Champions’ per salvare una stagione…

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